Erbe aromatiche & peperoncini: Difesa contro i calabroni

Sono anni che osservo i calabroni (Vespa crabo) soprattutto il rapporto che hanno con le api di cui sono predatori, ho letto da qualche parte che un calabrone europeo può catturare fino a 30/40 api al giorno.

Parlo di cattura, poiché sembra che ciò che interessa il calabrone non è mangiare le api ma piuttosto impadronirsi della borsa melaria, una “sacca” che contiene il nettare che le api raccolgono nei fiori che usano anche come carburante.

I calabroni in genere aspettano le api nella traiettoria di ritorno all’alveare, oppure catturano quelle che stazionano esauste sotto le arnie.

Il calabrone è un insetto che come le api vive in colonie molto numerose,può raggiungere anche le 300/400 unità,e quindi un nido di calabroni in prossimità di un alveare può diventare un problema.

Per cercare di contenere l’azione predatoria dei calabroni appendo negli alberi attorno agli apiari delle bottiglia di plastica con dentro una soluzione zuccherina che attira i calabroni, questi una volta dentro la bottiglia difficilmente riescono ad uscire.

Negli ultimi due o tre anni, tuttavia, ho notato soprattutto in un apiario un interessante comportamento delle api non riscontrato finora negli altri apiari.

Sul predellino di volo o nei porta sciami di polistirolo all’entrata, le api formano una specie di grappolo di circa 100/150 individui, alla cui base si può vedere un individuo più scuro presumibilmente un’ape anziana.

Quando il calabrone si avvicina per catturare tirando l’ape anziana le atre 150 la seguono avvolgendo completamente il calabrone dopo qualche minuto giace inerme sul predellino oppure per terra.

Finalmente sono riuscito a fotografare quello che mi pare un atteggiamento evolutivo da parte delle api.